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Lo stesso sindaco Nicola Magrone, aveva più volte dichiarato che il regolamento della Consulta dell’Ambiente, non fosse “funzionale” per svariati motivi, tra cui ad esempio le tempistiche della durata delle cariche, che non coincidevano con l’arco temporale della giunta stessa, ecco perché era necessario rivedere il regolamento della Consulta dell’Ambiente.

Infatti, come previsto, qualche settimana fa è arrivata la bozza di modifica del regolamento, ma nessuno si sarebbe aspettato di vedere un NUOVO regolamento che rottamava completamente quello vecchio.
Eppure il regolamento e la Consulta stessa, sono usati in altri comuni come ESEMPIO esattamente per come è ADESSO!
Siamo convinti che tutto si possa migliorare, infatti abbiamo proposto delle alternative, ma tutto va discusso non imposto!

Il giorno 25 ottobre 2016 ore 18 nella sala Consiliare del Comune di Modugno durante il Consiglio Comunale è stato approvato il nuovo regolamento, votato soltanto dai consiglieri di maggioranza. 

Qui sotto il nostro comunicato, oltre ai due regolamenti ed a seguire ulteriori aggiornamenti e comunicati di altre associazioni della ormai ex Consulta!



Consulta Ambiente, non allontaniamo i cittadini!

Siamo qui, come Associazione Modugno A 5 Stelle a dare parere sulle modifiche al regolamento della Consulta Ambiente, formulate dalla giunta comunale.
Partiamo dal fatto che più che modifiche qui si parla di totale stravolgimento, ma anche del fatto che l’attuale regolamento richiede l’approvazione da parte dei 2/3 della Consulta stessa, quindi potremmo parlare anche di scelte unilaterali!!!
Entrando nel merito delle varie modifiche, spiccano tra tutte, tre sostanziali differenze.
La prima modifica dice che, potranno far parte della Consulta SOLO i comitati cittadini e le associazioni costituite con atto notarile o con scrittura privata registrata all’Agenzia delle Entrate contenente atto costitutivo e statuto e con sede nel comune di Modugno, per cui comitati spontanei formati a volte da cittadini con a cuore la propria città , oppure grandi associazioni ma con sede fuori dal comune di Modugno NON potranno partecipare. Ad esempio sarebbero fuori WWF, Greenpeace oppure l’ISDE del dott. Agostino Di Ciaula. Volendo essere propositivi, collaborativi e volendo dare fiducia alla bontà  della proposta di dare autorevolezza e fare ordine tra le associazioni aderenti della Consulta, siamo qui a fare questa proposta. Eliminazione per le associazioni, dell’obbligo di registrazione all’agenzia delle entrate e dell’obbligo di sede comunale, istituzione dell’albo delle associazioni ed inserimento nel regolamento di questa voce:

Possono aderire alla Consulta le associazioni, le organizzazioni non lucrative di utilità  sociale e le fondazioni onlus costituite con atto notarile o con scrittura privata registrata all’Agenzia delle Entrate contenente atto costitutivo e statuto, che si richiamino a principi ecologisti, ambientalisti ed animalisti, e che SIANO REGISTRATE NELL’ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI

in questo modo qualsiasi cittadino (aggregato in qualsiasi forma), avrebbe possibilità  di partecipare dopo previa accettazione da parte del comune.
Altrimenti in un contesto del genere, eliminando i piccoli comitati spontanei dei cittadini, che per definizione non sono in grado di affrontare spese per strutture ed organigrammi, in realtà  si tenta di istituire una ‘corte di maggiordomi’ ai quali viene concesso di osservare il pranzo del Re Sole ed alla quale verrà  solo chiesto di applaudire al termine del banchetto.
L’esclusione di altri organismi importanti (anche di livello nazionale ma non residenti), è una scelta che la dice tutta sulla ‘limitatezza culturale’ e la consapevolezza ambientale di chi la propone, non avendo l’ambiente alcun confine geografico o circoscrizionale.
La seconda rilevante modifica, dice che il presidente della Consulta sarebbe lo stesso Assessore all’ambiente; ovvio e molto evidente che tutto questo sminuisce (per non dire azzera) il valore ed il ruolo di autonomia e garanzia attuale della Consulta come supporto al Consiglio Comunale.
In sostanza ribadiamo che la Consulta deve essere partecipata e condivisa dal comune ma deve essere un ORGANO ESTERNO al comune, altrimenti se così non fosse non vediamo garantito il RUOLO DI GARANZIA che la Consulta attualmente ha nei confronti dell’ambiente, è lapalissiano che un assessore all’ambiente non può contrastare (in qualsiasi eventuale decisione) il presidente della Consulta all’ambiente in quanto essendo la stessa persona, creerebbe probabilmente un conflitto d’interesse.
E per raggiungere il culmine dell’assurdità  il Consiglio Direttivo della Consulta sarebbe composto da 5 membri e l’unico rappresentante effettivo della Consulta sarebbe il Coordinatore, mentre gli altri componenti sono membri che ricoprono ruoli nella giunta comunale stessa cioè: 1) Assessore comunale con delega all’Ambiente; 2) il presidente della commissione consiliare comunale riguardante l’ambiente; 3) un consigliere comunale (opposto al presidente di commissione); 4) un segretario senza diritto di voto.
Detto questo, il modello che invece si vuole adottare non rappresenta altro che un ufficio di consulenza dell’assessorato che non ha nulla a che fare con i PRINCIPI DEGLI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE AI QUALI SI ISPIRA LA CONSULTA. Il regolamento della Consulta e l’istituzione della Consulta stessa, è stata eguagliata in altri comuni, prendendo proprio come ‘RIFERIMENTO’ la Consulta di Modugno, come ad esempio il Progetto Coheirs che proprio sulle orme della consulta modugnese è volto ad implementare la consulta in vari comuni, è questo la dice lunga su come sia ben strutturata e regolamentata, oltre al fatto che è motivo d’orgoglio per i modugnesi, per il comune di Modugno e gli stessi membri che l’hanno strutturata .
Infine, vogliamo evidenziare, forse l’aspetto più importante, l’articolo 11 del TUE (Trattato Unione Europea) in quanto viene espressamente introdotto il principio della democrazia partecipativa che diviene così uno degli strumenti di funzionamento dell’Unione e delle varie Amministrazioni locali. In virtù di questo principio i cittadini e le associazioni rappresentative sono agevolati a partecipare attivamente alla vita dell’Unione o delle Amministrazioni Comunali, facendo conoscere le loro opinioni. A tal fine le Istituzioni danno la possibilità , attraverso gli opportuni canali, di far conoscere e di scambiare pubblicamente le loro opinioni in tutti i settori di azione dell’amministrazione Comunale, nonché mantengono un dialogo aperto, trasparente e regolare con le associazioni rappresentative e la società  civile (art. 11, paragrafi 1 e 2, TUE). Ovviamente, come si evince dal trattato, questo articolo è anche in netta contrapposizione con le nuove regole che vuole introdurre l’amministrazione Magrone per quanto riguarda la ‘Comunicazione e/o i canali di comunicazione della Consulta’ .
L’Assessore Tina Incoronata Luciano, chiede insistentemente retroattività , ma dobbiamo dare atto, purtroppo, che la minoranza del consiglio comunale ha ragione, quando dice di non riuscire o quasi ad interloquire con la giunta di maggioranza, assessori, dirigenti ecc..
Ancora una volta chiediamo all’Assessore di dare risposte alle nostre istanze, ai nostri comunicati, di dare voce alle associazioni, ai comitati ed a tutti i cittadini che chiedono di collaborare, ma che puntualmente vengono ignorati dall’Assessore stesso e dalla giunta tutta.

Associazione ‘Modugno A 5 Stelle’

Nostro comunicato stampa


VECCHIO regolamento Consulta

NUOVO regolamento Consulta


Scambio di commenti con il Sindaco Magrone (clicca sull’immagine per leggere tutto)
monaco-magrone

Segnalazione al prefetto mancato avvio Consulta 18-07-17
Dopo segnalazione al prefetto, partono finalmente le adesioni alla Consulta

Comunicati delle associazioni aderenti alla Consulta:

Conferenza Stampa associazioni ex Consulta Ambiente (31-10-2016)